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Intervista a Francesco Muglia

I nostri percorsi di crescita hanno tratti in comune: da occuparci, in maniera più esecutiva, di packaging e massmarket siamo passati ad occuparci di strategia di branding e comunicazione mantenendo inalterata la capacità di unire pensiero ed esecuzione. Io sono cresciuto professionalmente e voi eravate sempre lì con me!

14 luglio 2021 4 minuti
Francesco Muglia

Oggi parliamo con Francesco Muglia, Vice President Global Marketing Costa Crociere

Quando ci siamo incontrati per la prima volta? Dove lavoravi e cosa facevi?

Ci siamo conosciuti nel 2008 quando sono entrato in Danone, prima come stagista e poi come brand manager junior sul brand Activia. Il primo progetto che abbiamo fatto insieme riguardava uno shooting fotografico per i gusti vaniglia e caffè di Activia. Parlarne adesso mi sembra preistoria ma possiamo dire che ho condiviso metà della vostra vita e sono cresciuto insieme ad ArteficeGroup!

Cosa ricordi di quel primo progetto fatto insieme?

Ricordo l’approccio al progetto, che allora per me era una novità, ma che poi ho sempre ritrovato lavorando questi anni con voi. Un approccio dettato da una grande attenzione ai dettagli, a quegli aspetti che fanno la qualità e che il consumatore percepisce e apprezza. 

Un altro lavoro che ricordo con piacere, anche se si trattava di una situazione che nasceva dalla necessità di dover risolvere un problema di stampa, è stato un viaggio a Madrid con Pier. Ci siamo trovati persi nel nulla in uno stabilimento vicino a Madrid e senza scendere in particolari che è meglio non raccontare posso dire che è stato un viaggio oltre che utile estremamente divertente…memorabile direi! 

Molte delle persone che ho incontrato in quei primi anni sono le persone con cui lavoro ancora oggi: Luca Licandro e Pier Benzi, poi ricordo Marta Carassai e naturalmente gli altri soci dell’agenzia: Luca Cavallini, Maurizio Catalfamo e Francesco Mastro. Con molti di voi, nel corso di questi anni, si è instaurato un rapporto che va oltre la relazione professionale.

Quali sono stati i motivi che ti hanno spinto a lavorare con noi per tutti questi anni?

Mi ricollego a quanto ho detto prima: la grande attenzione alla qualità di quello che si fa.

E questa grande attenzione si manifesta principalmente nel fatto che avete una grande capacità di pensiero accompagnata ad una grande capacità di esecuzione. Lavoro bene con ArteficeGroup, perché quando parlo con Luca, Pier, con tutti voi, non trovo solo delle “ottime mani” ma anche delle “ottime teste”. C’è sempre tanto ragionamento prima di ogni esecuzione e le due cose insieme sono difficili da trovare in altri partner. Mi è capitato di lavorare con altri partner e poi tornare da voi proprio per avere un lavoro realizzato con quei criteri di qualità per me fondamentali. 

Nel corso di questi 13 anni il tuo lavoro è cambiato e anche i progetti fatti insieme sono diventati più compositi e articolati.

Si, sono decisamente cambiati. Oggi in Costa Crociere ci occupiamo di un settore completamente diverso e i progetti sono diventati progetti di branding, ad esempio con il grande lavoro che abbiamo fatto con il Brandbook, e progetti di Retail Design sulle nuove navi.

Come siamo cambiati in questi anni?

Avendo io a che fare con le stesse persone da sempre mi è difficile rispondere a questa domanda. Sicuramente sono cambiati i progetti e l’approccio alla materia che stavamo maneggiando. Per me è stato un cambiare quello che facevo con voi. In Danone prima e in Costa Crociere poi, abbiamo affrontato insieme progetti molto diversi tra loro e, da partner più di execution, siete diventati un partner consulenziale. I nostri percorsi di crescita hanno tratti in comune: da occuparci, in maniera più esecutiva, di packaging e massmarket siamo passati ad occuparci di strategia di branding e comunicazione mantenendo inalterata la capacità di unire pensiero ed esecuzione. Io sono cresciuto professionalmente e voi eravate sempre lì con me!

Ricordo che già ai tempi di Danone abbiamo iniziato a parlare di innovazione di prodotto con i brand stretching di Activia ma con il passaggio in Costa Crociere si è alzata molto la barra relativamente alle discussioni sul brand fino ad arrivare a fare Brand Building attraverso un Brandbook che è una vera e propria bibbia!

L’aspetto strategico e consulenziale e diventato poi, una vera e propria necessità quando parliamo di Retail design per le navi, che sono tra gli spazi più complicati da trattare.

Per finire: 3 parole che ci definiscono

UMANI, SOTTILI, AFFIDABILISSIMI